Le telefonate in Giappone hanno sortito buoni risultati. Ora non resta che attendere gli sviluppi…
Nel frattempo, proseguo con le traduzioni per ALIA5 Japan (diciamo solo che la scelta degli autori ha colpito anche i giapponesi per il fatto che e’ molto difficile persino li’ riunire autori di tale livello). Un passo alla volta!
E a proposito di come viene vista la fantascienza in Giappone, la NHK (il canale corrispettivo della Rai) ha appenna trasmesso il 21 di questo mese il documentario 21 seki wo yume mita hibi – Nihon SF no 50 nen (I giorni in cui si sogno’ il 21 secolo – 50 anni di fantascienza giapponese) presentato dallo scrittore e sceneggiatore Koyama Kudo e dall’attrice Kuriyama Chiaki (la Gogo Yubari di Kill Bill), con interviste a scrittori del calibro di Komatsu Sakyo, Tsutsui Yasutaka eccetera. Praticamente come veder passato sulla Rai uno speciale sulla SF presentato da Monica Bellucci e Augias…
Inoltre, e’ di questi giorni l’uscita della pubblicazione Discover Yokai – Nihon yokai daihyakka (Discover Yokai – Grande dizionario degli yokai giapponesi), una testata pubblicata da Kodansha, la piu’ grossa casa editrice giapponese, con ogni numero dedicato ad un particolare mostro del folklore giapponese (si inizia con il kappa per poi proseguire con gli Oni, gli orchi nipponici!) e che ospita racconti originali di studiosi, autori, mangaka e illustratori del livello di Konaka J. Chiaki, Aramata Hiroshi, Komatsu Kazuhiko, Mizuki Shigeru, Terada Katsuya e cosi’ via.
Non male per una letteratura che in Italia si continua testardamente a considerare di serie B.
marghe
Ott 25, 2007 @ 13:03:22
Ho deciso, mi trasferisco in Japan e visto che di giapponese non ne so una mazza prima passo da casa tua a fare un corso iperaccellerato di kanji.
(spero che tu abbia importato dal sol levante una di quelle macchine da manga che ti infilano le nozioni a forza nel cervello o non avrò speranze ^^)
artaud
Ott 25, 2007 @ 14:39:27
per quanto a volte pedante, l`nhk fa vero servizio pubblico. Ma vero servizio: alle nove di sera programmi per i meno giovani su come usare il computer o sul DIY….
e poi in seconda serata cose piu` specialistiche (tempo fa parecchie serate dedicate a Terayama , come se la rai alle 10 trasmettesse dei speciali su Carmelo Bene…dibatiti su…non spezzoni di….)
e poi la nhk fa dei programmi per bambini strepitosi, vive le mie figlie e viva Mansai sama:
http://it.youtube.com/watch?v=SGGMRmzxbqU
fa anche delle cazzate, sia chiaro che non sto qui a glorificare ma….
Massimo
Ott 25, 2007 @ 23:50:52
>Marghe
Trasferirsi o no in Giappone? Tremendo dilemma. Ci tornero’ sopra prossimamente…
>Artaud
La NHK a volte trasmette delle cose al limite della decenza, ma al contempo la loro documentaristica e’ a livello di quella della BBC e producono un mucchio di bei programmi culturali (basta pensare a quelli sullo studio delle lingue). Hum, Terayama come Carmelo Bene…ottimo paragone!
Davide
Ott 26, 2007 @ 12:07:49
Riguardo a Discover Yokay… Amazon.jp ce lo vende?
Perché ho un fratello che sugli Yokai ci vorrebbe fare la tesi di laurea….
Gliene procuro un paio di numeri ogni tanto e lo sistemo per Natale, compleanno e feste assortite.
Massimo
Ott 26, 2007 @ 12:27:25
Si’, li vende. Costano pure abbastanza poco. 600 yen a fascicolo.
Comunque, esistono anche numerosi altri ottimi volumi e riviste sull’argomento tipo questi (in basso, nella pagina, ne puoi vedere vari che parlano degli yokai).
Personalmente poi consiglierei i volumi di Komatsu Kazuhiko, uno dei massimi esperti di folklore giapponese.
Diego
Ott 29, 2007 @ 12:55:47
Uno speciale sulla SF presentato da Monica Bellucci???, mah io forse seguirei anche uno speciale sul ricamo a pizzo se lo presentasse lei 😉
L’italia non e’ il paese della SF, su raiuno e’ piu’ probabile che passi uno speciale sui vini e sui formaggi. Chissa? Magari in futuro ci sara un boom per la JSF come per i cartoni ; quando li guardavo io, da piccolo, era roba di serie B fatta al computer, adesso ne parlano tutti i media e sono cosiderati capolavori…gli americano hanno pure dato un oscar per un cartone japo.
Davide
Ott 29, 2007 @ 13:11:07
In realtà uno speciale sulla fantascienza lo mise inpiedi la RAI nei primi anni ’70.
Arnoldo Foà leggeva brani di romanzi e racconti fondamentali, e c’erano due o tre raconti sceneggiati per ciascuna puntata.
Le puntate erano tematiche – utopia, distropia, incontro con gli alieni…
Poi la cosa venne ammazzata.
La ragione – le case editrici (leggi MOndadori) non concedevano i diritti sui racconti,per paura che la trasmissione minasse le vendite (eh, già… ho visto lo sceneggiato, perché comprare il libro…?)
In Italia non basterebbe un esercito di Bellucci.
Massimo
Ott 29, 2007 @ 14:54:25
Vedo che l’ottimismo regna assoluto…
Il problema. lo sottolineava anche Catani, e’ che in Italia non
c’e’ stato (ad esclusione del fumetto) un rapporto costruttivo tra
i vari media e la letteratura.
Uhm, non immaginavo che qui ci fossero tanti fans della Bellucci…
eh, eh, eh.
artaud
Ott 31, 2007 @ 15:47:51
una notte di moltissimi anni fa vidi la riduzione televisiva sulla RAI (e della RAI) del racconto di PKDICK modello due (se non sbaglio)….
ricordate?
Massimo
Ott 31, 2007 @ 21:09:13
Non me lo ricordo…Probabilmente mi e’ sfuggito!
Davide
Nov 01, 2007 @ 19:37:21
Modello Due fu uno dei racconti sceneggiati per la trasmissione di cui dicevo.
Che tre anni or sono è stata parzialmente ripassata dal solito Ghezzi.
Ma non scherziamo – negli anni ’60 la RAI commissionò ad un poeta e drammaturgo il cui nome ora mi sfugge un testo originale di fantascienza da cui venne tratto un musical!
Incredibile.
Ce l’ho qui su un DivX da qualche partre – ora lo cerco e poi vi dico.
Massimo
Nov 01, 2007 @ 21:42:18
Come dire che quasi 50 anni fa eravamo all’avanguardia, poi…
Davide
Nov 02, 2007 @ 13:52:29
Anche dopo.
La prima stagione di Spazio 1999 (quella bella, senza l’aliena mutaforma e le altre scemate) è coprodotta dalla RAI… e vi partecipano attori italiani!
Massimo
Nov 02, 2007 @ 13:57:50
Ok, fino a 30 anni fa non eravamo messi tanto male (ammetto che l’aliena multiforme a me comunque piaceva…beh, almeno l’attrice!).
artaud
Nov 02, 2007 @ 15:33:23
mi correggo,
il racconto era “impostor” e del 1981
Diego
Nov 06, 2007 @ 14:44:20
ricordo che la rai nel 72 aveva prodotto ‘A come Andromeda’ uno sceneggiato in 5 puntate tratto da un racconto di Fred Hoyle
Davide
Nov 06, 2007 @ 15:05:14
Eccome.
Per gli standard attuali è un po’ lento, ma è certamente valido.
Come tuttala serie di sceneggiati “sovrannaturali” degli anni ’70 – “Il Segno del Comando”, “Ritratto di Donna Velata” eccetera…
Probabilmente, a rifarli oggi, costerebbero un sacco di soldi.
Ma quanto costava quella ciofeca orribile di Fantaghirò?
Massimo
Nov 06, 2007 @ 19:22:21
Gli sceneggiati “sovrannaturali” e non degli anni ’70 erano molto belli.
Piu’ che altro, adesso e’ pure difficile trovare attori in grado di recitare seriamente.
Certo in teatro ci sono…Penso sarebbe decisamente piu’ fattibile
provare a fare qualcosa relativo al fantastico sul palcoscenico. Ci sono
tante compagnie di giovani che forse sarebbero disponibili ad un’operazione
del genere.
Davide
Nov 06, 2007 @ 22:56:47
Esistono in effetti raccontie romanzi che si presterebero facilmente ad un adattamento.
Penso a certe cose di Gene Wolfe, ad esempio.
Forse la difficoltà sarebeb trovare un teatro.
Ma ci sono alternative…
Sarebbe divertente mettere in piedi una compagnia itinerante chedurante i mesi estivi porti in giro un teatro fantastico per paesi e cittadine.
Massimo
Nov 07, 2007 @ 11:36:58
Costi decisamente piu’ contenuti di una produzione televisiva, e poi, ehi,
nessuno ci vieta di scrivere pure qualche testo originale…
Davide
Nov 07, 2007 @ 12:21:44
Anche se molti morirebbero piuttosto che ammetterlo, molto teatro “classico” è fantasy – Shakespeare non lesina incantesimi e spettri, nelle sue opere.
Che, essendo state scritte in un’epoca incui certe cose erano considerate possibili, erano effettivamente fantascienza, non fantasy….
Il ventesimo secolo ha messo in scena poco fantastico – di solito mascherato da surrealismo o chissà che altro.
E poi c’è Alia 3, in cui si trova una commedia fantasy-horror di C.A. Smith.
Io avevo provato a cercarequalcuno che la mettesse in scena, ma senza successo.
artaud
Nov 07, 2007 @ 14:28:56
intanto c`e` questo:
geki + cine= kabuki sf
oboro no mori http://www.oboro-no-mori.jp/trailer/index.html
forse
non
ciazzacca
comunque
Massimo
Nov 07, 2007 @ 14:45:11
Se ne parlava l’altro giorno con amici melomani giapponesi. Anche nell’Opera si ritrovano temi fantastici (ad esclusione pero’ di quella italiana che invece, stranamente, non presenta elementi sovrannaturali).
Si’, “Oboro no mori” e’ un film realizzato come un’opera teatrale Kabuki (geki=teatro + cine=cinema) e basato su una vicenda fantastica. Avevo trovato il promo qualche tempo fa e mi era sembrato molto interessante. Vi recita anche Maki Yôko se non sbaglio…Tu l’hai gia’ visto, Artaud?
artaud
Nov 07, 2007 @ 14:59:14
l`ho perso, l`hanno dato solo per pochi giorni me ne ha parlato una studentessa…
comunque anche al di la` della qualita` intrinseca del film, sembra interessante come sperimentazione o fusione d`ambiti che dir si voglia…
Massimo
Nov 08, 2007 @ 13:08:33
Se mi capita vedro’ di dargli un’occhiata…
Diego
Nov 09, 2007 @ 13:22:35
Anche se molti morirebbero piuttosto che ammetterlo, molto teatro “classico” è fantasy – Shakespeare non lesina incantesimi e spettri, nelle sue opere.
Mi hai fatto venire in mente “Sogno di una notte di mezza estate”… ripreso poi da i Gaiman in Sandman e vincitore del World Fantasy Award.
Piu’ che altro, adesso e’ pure difficile trovare attori in grado di recitare seriamente.
Ma cosa dici????? La Bellucci reciterebbe seriamente eccome!!!
Propongo una petizione perche’ si realizzi uno sceneggiato di fantascienza con protagonista la Bellucci 😉
Davide
Nov 09, 2007 @ 21:34:04
Si potrebbe riciclare il copione del film di Bruce campbell, “L’uomo il cui cervello urlava”.
Con la Bellucci si potrebbe fare “La donna il cui cervello taceva”.
Massimo
Nov 09, 2007 @ 23:25:52
Piu’ che altro sarebbe un horror muto…
Davide, che ne dici di una bella analisi statistica per stabilire in quanti film
abbia parlato nella sua carriera? Dunque, in un film faceva la sordo muta, in un altro quasi non proferiva parola, in un altro ancora interpretava una vampira (ma soffiava solo tipo gatta imbizzarrita mi pare). Non credo avresti molto da impegnarti…
Davide
Nov 09, 2007 @ 23:55:41
A detta di tutti i fan, il miglior film con la Bellucci è appunto “Doberman”, dove faceva la muta.
Ma il problema probabilmente è che vuole doppiarsi da sola…
Massimo
Nov 10, 2007 @ 13:01:01
Chissa’ allora gli altri film…
exe
Nov 10, 2007 @ 22:16:26
visto che la discussione si abbassa, posso dare il mio ignorante contributo 😛 la Bellucci non era anche magistralmente apparsa in Matrix 2? me lo ricordo, l’auto-doppiaggio… da brividi…