La Cyberbrain figure ARis (Denno Figyua ARis) e’ un prodotto ludico entrato in commercio da ottobre 2008 al prezzo di 9800 yen (circa 75 euro) sostanzialmente composto di un software e un hardware il quale consiste in un cubo, una paletta e quattro schede sviluppato dalla Geisha Tokyo Entertainment.
Di cosa si tratta? La cosa migliore forse e’ vederla all’opera. Guardate quindi il video 1 e 2 e 3.
In pratica, e’ un concetto avanzato di realta’ virtuale dove a differenza di quanto si vedeva in Matrix o nelle opere letterarie di Cyberpunk, piuttosto che creare un mondo virtuale separato da quello in cui viviamo si realizza una perfetta compenetrazione in tempo reale tra il cyber spazio e la realta’ tramite l’ausilio di un normale computer e di una webcam.
Certo per ora il software in questione si limita alla semplice creazione di un “assistente” virtuale, un po’ come quelli di word (quindi immagino che se i nostri telegiornali trasmettessero la notizia, al solito la farebbero passare come l’ennesima stranezza proveniente dal Sol Levante!). Tuttavia sono evidenti le applicazioni che il perfezionamento di un simile sistema potrebbe comportare. Penso ad esempio agli usi per illustrare sistemi statistici (piacerebbero di sicuro molto al mio amico Davide!) e modelli matematici durante le conferenze, agli usi in medicina…
E’ interessante notare come lo stesso concetto di realta’ virtuale ibrida sia presente nell’anime Denno Coil (che consiglio vivamente agli appassionati di fantascienza dal momento che in Giappone nel 2007 ha vinto il Premio Seiun sezione media e il Gran premio della fantascienza, i due massimi riconoscimenti nipponici per la SF) realizzato poco tempo prima della produzione di ARis.
Si parlava qualche tempo fa con Massimo Citi delle caratteristiche della SF orientale, e in effetti l’idea che la fantascienza sia un elemento importante per lo sviluppo scientifico reale pare essere molto radicata nei paesi di quell’area. Probabilmente per la Cina (ricordiamo che l’Universita’ di Beijing e’ una delle tre al mondo ad avere un master di fantascienza) le ragioni vanno ricercate nella visione estremamente positiva per il futuro espressa da questo genere e per il Giappone nell’avanzata ricerca nei campi della robotica e della tecnologia di punta (l’Universita’ di Tohoku ha, per dire, incaricato Sena Hideaki di scrivere un romanzo che contribuisca a diffondere tra i giovani l’importanza della meccanica e dargli idee riguardo i possibili futuri sviluppi di tale materia).
Immagine: confezione di Denno Figyua ARis prodotta dalla Geisha Tokyo Entertainment.
Apr 18, 2009 @ 13:53:43
Interessante.
Il termine tecnico credo sia “realtà aumentata” (augmented reality) – perché non crea dal nulla un ambiente fittizio, ma sovrappone contenuti virtuali all’ambiente naturale.
Così ad occhio direi che Aris è un ibrido fra certi giochi di interazione sociale tipici del mercato giapponese (e già su questi ci vorrebbe uno studio) ed una tecnologia non troppo diversa da quella del Microsoft Agent (appunto, la clip rompiscatole che trovi in Word), una delle tecnologie più interessanti e trascurate di casa Microsoft.
L’utilità pratica del prodotto è – ammettiamolo – piuttosto discutibile, ma di sicuro promette di aprire la porta ad applicazioni utili: ad esempio un agente interattivo tridimensionale che in realtà aumentata mi aiuti a svolgere analisi o a ricercare dati in rete.
Apr 18, 2009 @ 14:28:11
Si’, anche loro usano il termine “augmented reality”, pertanto e’ quello corretto. Rientra in quei software di interazione come Hatsune Miku.
L’utilita’ di ARis in se’ e’ poca cosa, ma ha davvero grandi potenzialita’.
Apr 18, 2009 @ 16:12:55
Tra l’altro, per le applicazioni alla statistica, io avevo iniziato, in effetti, tre o quattro anni or sono, a progettare un agente informatico (basato su Microsoft Agent) che servisse come help interattivo per chi fà analisi statistiche.
Poi, vista la mole di lavoro e lo scarso entusiasmo del pubblico, avevo lasciato perdere.
Certo, ora come ora, avere una cosa come Aris che ti aiuta a svolgere le analisi non sarebbe male…
Apr 18, 2009 @ 23:15:45
Infatti.
Sono curioso di vedere gli sviluppi futuri di questo genere di applicazioni.
Mag 27, 2009 @ 08:43:39