Giornata devastante per diversi motivi. Capita…
Si accennava precedentemente alla musica che accompagna i videogame giapponesi. Come spesso accade, quello che arriva da lontano tende ad essere visto come un unico, per cui ecco che ora i visual key (grazie anche alla potente spinta delle majors nipponiche) paiono essere la sola dimensione musicale del Sol Levante. Nulla di piu’ errato perche’ nel sottobosco di Tokyo, fulcro dell’attivita’ di un gran numero di bands, si possono trovare delle realta’ sorprendenti. A partire dai quei gruppi che vedono in Akihabara uno dei loro punti di forza.
I Sound Horizon del compositore Revo, ad esempio, sono un fenomeno molto interessante. Per chi ama il fantastico le loro canzoni ed esibizioni che uniscono poesia, racconto epico, musica classica e pop sono qualcosa di unico. Ishidatami no Akaki Akuma e’ uno dei loro ultimi successi. Qui e qui e qui alcune scene tratte dai loro spettacoli live.
Gli Animetal sono un gruppo heavy metal specializzato nel riarrangiare le canzoni degli anime come Cutie Honey, Pegasus Fantasy o Devilman.
Le gothic lolita hanno invece le loro portavoci nel duo Kokushoku Sumire con lavori quali Watashi no gakudan.
E poi, ancora, come scordare gruppi storici quali gli Zard di Izumi Sakai tanto giustamente apprezzati dal mio amico Davide. Anche se io continuo a rimanere affascinato dalla potenza espressiva e dal talento di Nakajima Miyuki con canzoni come Gin no ryu no se ni notte (gia’ poetica dal titolo: “Salendo sulla schiena di un drago d’argento”), Chijo no hoshi e Mikaeri bijin. The Blue Hearts con la loro Linda Linda Linda – con quel suo “disturbante” verso iniziale “Dobunezumi mitai ni (Come un topo di fogna) – che recentemente ha conosciuto nuovo splendore grazie al film omonimo o i TM Network con i magnifici testi scritti da Komuro Mitsuko (anzi, ne approfitto per ringraziarla ancora di avermi cortesemente lasciato tradurre e inserire parte di una sua canzone nel mio racconto in uscita a dicembre sull’antologia Fata Morgana 11!). Sicuramente molti di voi riconosceranno questa loro canzone, Get Wild.
Musica quindi per tutti i gusti quella giapponese…
Informazioni dettagliate ed interessanti sul panorama musicale nipponico si trovano su Visual Blog di DJ Maru, uno dei pochi DJ italiani ad essere veramente competente sul J-rock e J-pop.
marghe
Nov 24, 2007 @ 11:51:28
Ci sonopezzi di musica giapponese che non hanno nulla da invidiare a quelli delle altre nazioni. Purtroppo la mia conoscenza si limita agli anmè e nel mio gusto personale le migliori colonne sonore sono quelle di sayuki, death note, evangelion, berserk e ora non me ne vengono alre… oh oh oh dimenticavo Ken il guerriero!
Davide Mana
Nov 24, 2007 @ 14:55:23
L’impressione è che molto spesso i fan occidentali della musica giapponese si fermino al lato estetico della facenda.
Forse anche perché molti fan nostrani non capiscono i testi – e quindi magari becchi gente che si dilinquisce commossa per canzoni che invece sono di un cinismo e di un’ironia feroci.
Uno dei (molti) lati positivi del DJ Maru è che capisce di cosa sta parlando.
Fra i grandi assenti del tuo breve elenco, imperdibili, indimenticabili e inaffondabili i Southern All Stars.
Musicageniale, grande ironia, tecnica assolutamente impeccabile.
Da trent’anni?
Ma naturalmente, essendo poco “visual”, le garazzine da noi non se li filano.
Ah, gioventù bruciata 😉
Massimo
Nov 24, 2007 @ 15:57:22
>Marghe
Molti gruppi famosi fanno le colonne sonore degli anime e si impegnano nel realizzare il miglior prodotto possibile gia’ da parecchi anni. Get Wild, ad esempio, era quella di City Hunter (e si era negli anni ’80)…
>Davide
Questo e’ vero. I testi delle canzoni inglesi bene o male possono essere compresi da una grande fetta di pubblico, ma per i gruppi orientali in genere le parole rimangono una grossa barriera.
Giusto! I Sazan!
Beh, ci sono tanti altri gruppi che andrebbero menzionati come gli Every Little Thing e i The Checkers, la band che negli anni ottanta si contrapponeva ai TM Network.
I visual kei se da una parte hanno dato popolarita’ alla musica nipponica all’estero, effettivamente sono un prodotto parziale (e piu’ visivo che non di qualita’, da li’ d’altronde il nome) di quella che e’ una grande produzione con artisti di ottimo livello.
Davide
Nov 24, 2007 @ 17:43:02
Ho in programma per Natale – salvo imprevisti – un acquisto massiccio di CD dei Sazan, per compendiare le poche cose (ottime, davvero) che ho al momento: “Hoteru Kariforunia” è la più plateale dimostrazione di faccia tosta mai riversata su CD, e della musica eccellente.
Aggiungo che – di tutti i (pochi) artisti nipponici che frequento – i Sazan hanno certamente il giapponese più comprensibile.
Li ascolto e spesso li capisco.
E’ bellissimo.
Ah, gli ELT.
Un paio di ottimi album (il secondo, Time to Destination, era particolarmente buono, io credo) – nonostante la cantante abbia una vocina che pare un trapano da dentista.
Molto molto ritmati. Forse troppo.
I Checkers li ricordo in un agghiacciante filmicino in cui facevano i tanuki mannari, e tanto mi è bastato.
Attualmente ho sentito, abbastanza piacevoli, i forsennati della Crazy Ken Band.
In gamba, divertenti.
Massimo
Nov 24, 2007 @ 18:56:17
Sui Sazan non ci piove, ottima band. Vero, scandiscono bene le parole.
Si’, Mochida Kaori degli ELT ha una voce particolare…pero’ grande professionismo di tutto il gruppo.
Ah, Checkers in tan tan tanuki! Obbiettivamente era terribile…
Mi paiono interessanti anche i Polysics.
exe
Nov 24, 2007 @ 20:53:35
Uh, quanta roba! ora me la guardo con calma. A quelli che avevo nominato nell’altro post (per Davide: i Maximum the Hormone di sicuro sono tra quelli in voga… ma almeno non sono visual sono dei grezzi tremendi) aggiungo – ma sempre tratto da anime, anzi dal film di Nana – Mika Nakashima, di cui ho ascoltato alcune altre canzoni oltre a Glamorous Sky (ho visto che ne ha fatti parecchi, di album! non tutti così rock, anzi) e ha una voce piena e modulata che mi piace davvero molto.
Relativamente al metal, che è l’unico genere su cui possa lanciarmi in opinioni sparse, quello che arriva da noi credo sia il loro lato più melodico anche se sono strasicura che hanno anche loro i nostri stessi estremismi e degli “urlatori” di livello 😀 Ma comunque sul lato melodico, appunto, in molti casi hanno un buon gusto e una cura dei dettagli e nei suoni che qui raramente si trova, perchè la matrice europea quando anche cerca di pulire il tutto risulta molto molto fredda. In altri casi invece hanno una tecnica banale che copia troppo ad esempio i guitar hero dell’ovest, ma oh, non si può avere tutto…
PS Davide, io ancora adesso neanche molti testi inglesi, capisco… e infatti è la motivazione su cui mia madre batte per denigrare di tanto in tanto i miei gusti esterofili (“eeeh, ma se non capisci le parole come fa a piacerti??”)
PPS Massimo, forza che domani è domenica e magari smette pure di piovere! ^^
Massimo
Nov 24, 2007 @ 23:28:45
Nakashima Mika ha un look ed uno stile completamente opposto a quello che si vede in Nana!!
A livello di voce, Utada Hikaru e’ forse la migliore e la piu’ preparata (e’ in grado di reggere un concerto da un’ora e mezzo senza ballerini ne’ cambi di vestito semplicemente stando sul palco e cantando). Anche Koda Kumi (a parte gli eccessi sexy-visivi) sa cantare.
Certo poi ci sono degli assoluti come Misora Hibari…
Diciamo che poi c’e’ da fare una grossa differenza tra i gruppi che hanno il sostegno delle grandi case e quelli che girano nell’underground (spesso molto in gamba). Il metal non e’ amato dalle major giapponesi, quindi e’ difficile farsi sostenere. L’anime di Nana nella seconda parte e Beck in effetti descrivono abbastanza bene l’ambiente dei grossi giri.
Alcune band dell’undergound suonano relativamente spesso pure in Italia. Solo che non essendo pubblicizzati i loro concerti che tra un pubblico specialistico e’ difficile averne notizie.
Domani e’ un altro giorno…
exe
Nov 25, 2007 @ 15:09:23
L’ho sentita, Simple and Clean di Utada Hikaru, è brava sì! (e molto molto delicato anche il giochino di cui era la sigla, Kingdom Hearts… ah, quanto mi manca la Play2…)
e come volevasi dimostrare, c’è il sole… tutto merito mio, eh *_*
Massimo
Nov 25, 2007 @ 18:40:19
Utada Hikaru e’ molto molto brava. Probabilmente, ora come ora, la migliore cantante giapponese. Sua e’ la canzone del film Casshern, la rinascita. Inoltre, essendo cresciuta a New York, non ha nessun problema a cantare perfettamente in inglese.
Una rock band storica di successo sono i Mr. Children.
Davide
Nov 25, 2007 @ 20:23:58
Mr Children e Chemistry sono due band in cui hanno lo zampino alcuni elementi dei soliti Sazan All Stars.
Dovrò verificare.
artaud
Nov 26, 2007 @ 09:41:23
so che poco c`azzecca, ma io consiglio i Rovo e gli Omoide Hatoba o, per parlare di gruppi storici, i Taj Mahal Travellers….
artaud
Nov 26, 2007 @ 09:43:37
ah si
anche i mo`some tonebender so` bravi…
http://it.youtube.com/watch?v=Z9yqmIS1j_4
Massimo
Nov 26, 2007 @ 18:05:16
Come volevasi dimostrare, i gruppi in gamba erano e sono parecchi…
artaud
Nov 27, 2007 @ 01:07:31
e aggiungo anche Ego Wrapping:
completo con i video dei sopra nominati Rovo (c`e` Yamamoto Seiichi, per gli intenditori ex boredoms oramai gruppo allo sbando…) :
qui Omoide Hatoba (ancora Yamamoto):
amen
Davide
Nov 27, 2007 @ 09:54:08
Discorso che vale, io credo, per qualsiasi panorama musicale al di fuori dei “soliti” circuiti.
Ci sono canadesi che fanno ottima musica, neozelandesi, sudafricani.
Cinesi!
Il canto-pop è solo la punta dell’iceberg.
Il problema è principalmente – io credo – di ignoranza.
Io di solito quando dico che ascolto musica cinese mi sento rispondere “Ah, quella che mettono in sottofondo nei ristoranti?”
E se parlo di musica giapponese, molti pensano che io mi dedichi a ragazzine adolescenti vestite da meringa che cantano insensatezze per un pubblico di mandrilli brufolosi.
exe
Nov 27, 2007 @ 12:47:11
Vista dall’altro lato: conoscevo una ragazza russa arrivata in Italia da qualche anno. Parlando di musica mi aveva detto che andava davvero matta per la quella italiana! e subito si era messa a canticchiare con aria sognante “gelato al cioccolato, dolce e un po’ salato”… Doh.
Me n’è venuto in mente un altro, di cui colpevolissimamente conosco solo una canzoncina degli anni 80 anche se so che ha fatto millemila altre cose: Ryuichi Sakamoto. Ve lo ricordate il video di You Do me?
http://it.youtube.com/watch?v=5D0YZe4iUiM
(ehm… ma le coriste cosa dicono?)
Massimo
Nov 28, 2007 @ 13:38:20
>Davide
Vero.
>Exe
Sakamoto Ryuchi, il mito. Beh, essendo anche un compositore il discorso per lui e’ un po’ differente.
A proposito, pure i Night Hawks sono gruppo davvero notevole…
Davide
Nov 28, 2007 @ 16:27:20
Sakamoto!
Visto live a Torino un paio d’anni or sono – con gran delusione dei fan, perché faceva solo il pianista e la serata era dedicata alla musicabrasiliana.
Che ridere, certi commenti.
Ma qualcuno se lo ricorda ai tempi della Yellow Magic Orchestra?
Massimo
Nov 28, 2007 @ 16:30:52
C’ero pure io! Era al Regio, giusto? Ma lo avevo anche visto qualche anno prima in una serata ai Giardini Reali in estate. E ha suonato tutti i pezzi delle sue colonne sonore piu’ famoso. Serata magnifica in un paesaggio sublime, davvero…
DJ Maru e la musica giapponese « Masshimo Masshimo’s Weblog
Mar 02, 2008 @ 17:39:52