Bufera sulla fantascienza cinese

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SFCHNe aveva gia’ scritto Davide sul suo blog, ma ieri ho avuto occasione di parlarne anche con lo scrittore e critico cinese di letteratura SF Wu Yan.
Innanzitutto, leggete qui.
Il calo vistoso, ovviamente da un punto di vista cinese dei numeri, delle vendite di SF World, una delle riviste di fantascienza piu’ popolari (sicuramente la piu’ letta!) al mondo di questo genere letterario ha spinto non solo gli scrittori, ma anche i traduttori e gli stessi editor ha chiedere con forza la rimozione del direttore della rivista Li Chang. Il problema nasce dal fatto che anche per un genere come la fantascienza, in Cina i quadri dirigenti vengono scelti non in base alla preparazione in quel particolare settore, ma in quanto membri importanti del partito comunista. I metodi “alternativi” di Li Chang pare siano del tipo:

It said Li had “whimsical new ideas — ordering his Chinese literature editors to write novels themselves instead of writers, foreign language editors to translate novels themselves instead of specialist translators, and art editors to draw pictures themselves instead of artists, which shows he has no idea how to run a magazine.”

Davvero poco ottimale per mantenere una rivista a livello professionale. E i lettori se ne sono accorti. D’altra parte, questo controllo dall’alto e’ un problema endemico nella rivista (forse anche in considerazione dei suoi trascorsi. Nel 1983 era stata accusata di diffondere il liberalismo capitalista sotto il nome della scienza). Li Chang ha sostituito un altro direttore gia’ problematico.
C’e’ da notare la percezione nel Paese di Mezzo della fantascienza come strumento culturale per migliorare l’approccio dei lettori con la tecnologia (da molti ritenuto un punto fondamentale per il miglioramento della Cina) e, al contempo, per una crescita della capacita’ di riflessione individuale della persona. Si gioca quindi una partita importante per il futuro del paese asiatico.

Fata Morgana 12 in Cina

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Il mil

Fa sempre piacere vedere un libro a cui si e’ collaborato girare per il mondo.
Cosi’ Fata Morgana 12, ricompiendo il viaggio di un famoso viaggiatore, e’ giunta anche nel lontano Catai.

E, se tutto, andra’ bene, presto interessanti novita’ dal lontano Paese di Mezzo. Restate “sintonizzati” su questo blog. ^^

A fianco: pagina tratta da Il Milione di Marco Polo.

Franco Pezzini sul Komatsu Sakyo Magazine

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ks30

今日、「小松左京マガジン」第30巻イオ発行・角川春樹事務所発売は発刊され、 フランコ・ペッツィーニ(Franco Pezzini)さんが書いた、『ALIA4』3冊に関わる評論も掲載されました(私が訳した)! 評論だけではなくて、これからの国際幻想文学についての鋭いエッセイでもあるから、是非読む価値があると思います。さらに、同号に、中国の作家・教授である 呉岩さんの「マウスパッド」(翻訳:立原透耶さん)も載りますし。
つまり、「小松左京マガジン」ならではの国際的な原稿が掲載されているから、読むのは楽しみに違いありません!
フランコ・ペッツィーニさんとは、現在、イタリアのもっとも優れた、アカデミー界の幻想文学の評論家・研究者であると言っても過言ではありません。
購入は大手書店またはbk1で

Sul numero 30 del Komatsu Sakyo Magazine, una delle riviste piu’ attente anche ai nuovi movimenti della letteratura fantastica mondiale, uscito oggi in Giappone e’ stata pubblicata la mia traduzione della recensione dei tre volumi di ALIA4 originariamente edita in L’indice dei libri del mese di dicembre 2007 a cura di Franco Pezzini – preparato e competente critico del fantastico, uno dei migliori del nostro paese.
Il Komatsu Sakyo Magazine pubblicato dalla IO corporation e distribuito dalla Kadokawa Haruki Corporation di Kadokawa Haruki e’ acquistabili nelle maggiori librerie giapponesi e tramite internet.
Sullo stesso numero si segnala la traduzione per mano della scrittrice e docente universitaria specializzata in letteratura cinese Tachihara Toya del racconto Mousepad di Wu Yan, lo stesso edito in Fata Morgana 11.

FPFranco Pezzini (Torino, 1962), laureato in Diritto Canonico con la tesi
Esorcismo e magia nel Diritto della Chiesa, e studioso dei rapporti tra
letteratura e antropologia, con particolare attenzione agli aspetti
mitico-religiosi. Tra i fondatori della rivista L’Opera al Rosso, collabora alle riviste L’Indice dei libri del mese, LN – Libri Nuovi e al sito Carmilla on line (letteratura, immaginario e cultura d’opposizione). Ha pubblicato i saggi Cercando Carmilla. La leggenda della donna vampira (Ananke, 2000), e – insieme ad Arianna Conti – Le vampire. Crimini e misfatti delle succhiasangue da Carmilla a Van Helsing (Castelvecchi, 2005); attualmente e impegnato insieme ad Angelica Tintori nella redazione di un volume che sara edito dalla Gargoyle Books di Roma nel 2008.

Wu Yan

2 commenti

Spostiamoci in un altro paese dell’area Asiatica. Piu’ precisamente in Cina, patria di un altro scrittore presente in Fata Morgana 11.

WYNato nel 1962 in Manciuria, Wu Yan e’ dottore in management e direttore dell’istituto di scuola di management all’Universita’ Normale di Pechino.
Ha studiato ed insegnato in numerosi atenei in America, Belgio, Australia e Italia. Scrive racconti di fantascienza dall’eta’ di sedici anni.
E’ pure vice presidente del Comitato di letteratura scientifica dell’Associazione cinese degli scrittori scientifici, membro dell’Associazione per la ricerca sulla fantascienza e dell’Associazione degli scrittori cinesi.
Dal 1991 tiene un corso di fantascienza presso l’Universita’ Normale di Pechino che dal 2003 e’ divenuto corso di Master facendo dell’ateneo una delle tre Universita’ al mondo ad offrire un corso di specializzazione in ricerche sulla SF.
Tra le sue opere principali si segnalano Avventura spirituale, Vita e morte in sei giorni, I cassetti della gioventu’ ed Exodus. E’ anche capo editor di Nuovo concetto sulle serie teoretiche di fantascienza (sei volumi), di Il meglio della fantascienza cinese del 2006 e Il meglio della fantascienza cinese del 2007.