Vampiri e mostri in Giappone

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I vampiri continuano ad essere protagonisti in due recenti produzioni giapponesi per ragazzi, una un anime e l’altro un tokusatsu (ovvero un telefilm a tema fantastico con effetti speciali).

RVRosario to banpaia (Il rosario e il vampiro) e’ una commedia sexy abbastanza esplicita dove il protagonista Aone Tsukune, un normale umano, si ritrova a frequentare una scuola speciale per mostri innamorandosi della giovane vampira dalla doppia personalita’ Akashiya Moka. Immancabile ovviamente un contorno di ragazze-mostro decisamente dirompenti (come l’esplosiva Kurumu Kuronoe!) provenienti dai folklori piu’ diversi. Tratto dal manga (ad oggi composto di dieci volumi) di Ikeda Akihisa, Rosario to banpaia riunisce il tono della commedia rosa con un tocco di horror. Sicuramente “leggero” per gli amanti del filone dell’orrore puro, risulta invece interessante nelle sue parodie del genere e nella satira dei vari costumi della societa’ giapponese.

Kamen Raider Kiva e’ l’ultima serie relativa a Kamen Rider, uno degli eroi piu’ amati dal pubblico giapponese originariamente creato dal fumettista Ishinomori Shotaro, dove questa volta il protagonista, Kiva, risulta essere un vampiro! Nel plot della storia vengono inseriti numerosi riferimenti ai mostri classici della letteratura e dei film horror. Qui l’opening, tanto per averne un’idea….

koDa non dimenticare inoltre che un personaggio molto curioso di vampira si ritrova pure nell’anime Kaibutsu ojo (Princess Resurrection). Kamura Reiri con il suo vestito alla marinaretta, ma con un carattere volutamente ambiguo e notturno, e’ un ottimo esempio di un altro vampiro dal Sol Levante. Tratto anch’esso dal manga gore (attualmente sono stati editi sei volumi) omonimo di Mitsunaga Yasunori, l’animazione e’ decisamente meno splatter e cupa rispetto invece al fumetto (ad esempio il giovane Hiyanami Hiro viene puntualmente riportato in vita dalla protagonista Hime facendogli bere il suo sangue e non da sfere di energia come avviene al contrario nell’anime). In America e’ tradotto dalla gia’ citata casa editrice Del Rey che sta facendo un ottimo lavoro di scelta dei prodotti aggiudicandosi opere come il fenomenale Nodame Cantabile.

Scrittrici giapponesi a Udine

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Segnalo questa molto interessante iniziativa che permette di incontrare quattro scrittrici ed una regista giapponesi ad Udine dal 4 all’8 marzo.

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caldon

Calendidonna apre il ciclo 2008 di Udine porta a oriente. Calendidonna animera’ il centro dal 4 all’8 marzo 2008 e il tema sara’: Geisha, no Geisha.

Sara’ il Giappone in rosa il protagonista dell’edizione di quest’anno di Calendidonna. Le mille sfaccettature della complessa realta’ nipponica verranno esplorate ed esplicate attraverso la presenza di alcune scrittrici e registe del sol levante.

E’ stato presentato questa mattina il programma di Calendidonna 2008. Ospiti del festival saranno le scrittrici Randy Taguchi (6 marzo – 11:00 -Feltrinelli e nel pomeriggio al Visionario) e Junko Hasegawa (7 marzo – 11:00 -Feltrinelli) e la nuova rivelazione della cultura pop giapponese Hitomi Kanehara, e la giovane Ami Sakurai. (Feltrinelli -8 marzo – ore 10:30)

Accanto a loro la regista Miyuki Sohara (5 marzo – 18:30- Visionario) e le geishe del terzo millennio che ha ritratto nel suo film: Hannari: Geisha modem . (5 marzo – ore 21- Visionario)
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Lupi e mercanti

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okLa serie di romanzi Okami to koshinryo (Il lupo e le spezie) di Hasekura Isuna (1982-) illustrati da Ayakura Ju rappresenta un esempio intelligente di come si puo’ sviluppare un bel fantasy senza necessariamente doverci inserire elfi, nani, combattimenti, incantesimi e spade. La vicenda si svolge in un mondo fantastico basato sull’Inghilterra tardo medioevale dove una religione simile a quella cattolica ha assunto il controllo eliminando le vecchie superstizioni locali. Holo, un gigantesco lupo femmina pluricentenario, ormai ignorata dagli uomini che ha protetto come se fosse una divinita’ per molti anni, assunto l’aspetto di una ragazzina quindicenne con tanto di orecchie e coda si unisce al giovane mercante Kraft Lawrence in un viaggio che dovrebbe ricondurla nel suo originario paese nel nord. Molto interessante e’ il fatto che i romanzi si concentrano sulle attivita’ commerciali dei due durante il loro viaggio, mostrando un mondo molto dettagliato basato sui rapporti di scambi tra le varie citta’ e le varie corporazioni. Inoltre le due figure di Lawrence e di Holo sono tratteggiate molto bene. Il loro rapporto affettivo e’ descritto in maniera molto intelligente mostrando un’insolita copia che, con le debolezze ed i punti di forza di ciascuno, risulta molto equilibrata. Se Lawrence a volte si dimostra meno scaltro di quanto non dovrebbe essere un mercante, il senso di solitudine di Holo la rende spesso molto fragile. Divertente il fatto che Holo parli come una oiran ovvero una geisha di alto rango. Anche i loro sogni sono molto piu’ semplici di quelli spesso inseguiti dagli eroi del fantasy. L’ambizione di Lawrence e’ quella, forse banale ma in fondo reale, di aprire un negozio tutto suo. Quello di Holo…
Dalla fine del 2007 ne e’ stata realizzata anche una versione manga e nel 2008 e’ stata prodotta una serie animata anch’essa molto curata e rispettosa delle atmosfere originali.

Hasekura scrive da quando aveva quattordici anni, incominciando a prendere parte ai diversi premi letterari dai sedici. Con Okami to koshinryo nel 2005 si e’ aggiudicato il premio d’argento della dodicesima edizione Premio Dengeki Novel e nel 2006 con il medesimo testo ha debuttato ufficialmente come scrittore professionista. Tra il febbraio 2006 ed il febbraio 2008 ha scritto ben sette volumi della serie. Nel 2007 sono state superate le cinquecentomila copie vendute.

Di viaggi in Occidente e fortezze nascoste

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scLa settimana di fuoco procede, comunque cerco di non scottarmi troppo…Bene, e dopo questa terribile “freddura” riprendiamo alcuni elementi del precedente post ed in particolar modo il Viaggio in Occidente di Wu Cheng’en. Piu’ volte trasposto negli anni in pellicola, tra breve dovrebbe uscire The forbidden kingdom film che riunisce per la prima volta sullo schermo due delle piu’ famose star cinesi, cioe’ Jackie Chan e Jet Li. Considerata la popolarita’ mondiale dei due attori e l’inserimento di un attore occidentale come Michael Angarano risulta ovvio che oltre alle platee orientali si mira qui a riempire anche le sale di Europa e America. La storia, in effetti, pare riprendere solo alcuni elementi del romanzo ed unisce invece elementi fantascientifici (viaggio nel tempo di un giovane contemporaneo americano trasportato nell’antica Cina) ad una trama originale in cui gli eroi di turno devono recarsi a liberare il re scimmiotto imprigionato nella montagna.
Ben realizzata anche l’edizione animata Boku no Songoku prodotta nel 2003 dalla Tetsuka Production.
Sempre dal Giappone invece arriva il rifacimento di La fortezza nascosta di Akira Kurosawa (tra l’altro a breve disponibile anche nelle edicole) per la regia di Higuchi Shinji. Tra gli attori compaiono la giovane Nagasawa Masami, una delle attrici giapponesi piu’ promettenti, e l’ottimo Abe Hiroshi nel ruolo che fu di Mifune Toshiro. La bella illustrazione presente nel sito e’ di Inoue Takehiko, l’autore di Vagabond.

La battaglia delle scogliere rosse

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Ecco che ricompaio sul mio blog. Una settimana di “fuoco” mi ha trasformato in una specie di cyborg “battitastiera”. Hum, va beh, i vari progetti procedono bene, quindi non ci si puo’ lamentare…

akParliamo dell’ultima pellicola, Red Cliff, di John Woo, regista cinese classe 1946. Woo ha deciso di lavorare su di un film storico concentrandosi su di un episodio famosissimo in tutto l’Oriente, ovvero su quella “battaglia delle scogliere rosse” combattuta nel 208 d.C. tra i regni di Wu, Shu e Wei. Si trova descrizione dello scontro gia’ nella Storia dei Tre Regni di Chen Shou risalente al terzo secolo dopo Cristo (credo che il mio amico Davide l’abbia ben presente in mente anche per questo fatto…) e poi ripresa nel popolarissimo Romanzo dei Tre Regni scritto da Luo Guanzhong nel quattordicesimo secolo considerato, insieme con I briganti (attualmente in esaurito), Viaggio in Occidente (anche noto in Occidente come Lo Scimmiotto; si’ proprio quello cui si e’ ispirato Toriyama Akira per il suo Dragon Ball!) e Il sogno della camera rossa, uno dei quattro testi fondamentali della letteratura classica cinese (inutile cercarlo in italiano perche’ non e’ mai stato tradotto! Esistono comunque buone edizioni in inglese). Visto il trailer, il film si presenta davvero come qualcosa di notevole e, soprattutto, non un prodotto in costume realizzato a tavolino per le platee occidentali come hanno fatto invece altri registi. Sembra chiaro gia’ dal promo che la pellicola richiedera’ un po’ di fatica per essere seguito da un pubblico non avvezzo alla storia, ma cercare alcune informazioni sul periodo storico e la vicenda prima della visione potrebbe aiutare. Senza contare che, considerato i numerosi videogiochi giunti anche in Italia basati su questi avvenimenti, forse i personaggi non sono a noi cosi’ sconosciuti come si potrebbe pensare in un primo tempo…